Un’ imponente testa di bronzo.
4 metri d’altezza.
2 tonnellate di peso.
Con sguardo intenso e di benevola protezione, osserva.
“Gli Occhi di San Gennaro”, nella statua più grande al mondo al lui dedicata.
Occhi posti all’altezza dello sguardo di chi osserva:
il Santo e l’osservatore sullo stesso piano.
Senza distanze, senza soggezione.
Scultura tattile, che invita al contatto:
familiare amorevole venerazione.
Gli Occhi di San Gennaro osservano.
Napoli, il Mondo.
Guardano e proteggono.“Gli Occhi di San Gennaro”, colossale sculturea bronzea realizzata dal Maestro Esposito nel 2005, in occasione dei 1700 anni trascorsi dal Martirio del Santo Patrono partenopeo, è stata in più occasioni esposta in diversi luoghi pubblici del territorio napoletano, lasciando così temporaneamente gli Spazi delle “Scuderie Sansevero” che la ospitano.
2020 / Ospedale Cotugno, Napoli
“Mi sembrava giusto che questi occhi di San Gennaro, dalle viscere del Centro Storico di Napoli salissero fin sulla parte più alta delle città. In un tempo dove tutti noi riusciamo a vedere solo gli occhi degli altri, indossando la mascherina, mi è sembrato un segno di speranza fare in modo che “Gli Occhi di San Gennaro” potessero guardare, da oggi, l’ingresso dell’Ospedale Cotugno, un’eccellenza sanitaria campana oggi in prima linea nella lotta al Coronavirus.
E’ di lunga durata il legame che mi unisce al “Cotugno”, qui dove lavorava mia madre:
ancora ricordo, nella precedente grande emergenza sanitaria vissuta dalla nostra città, quella del colera negli anni ’70, quando lei così come gli altri sanitari impegnati 24 ore al giorno in ospedale, era impossibilitata ad uscire dalla struttura e noi figli venivamo ai cancelli per poterla almeno salutare da lontano”.
2013 / Cattedrale di Santa Maria Assunta, Duomo di Napoli
In occasione della celebrazione della Festa patronale del 19 settembre, l’installazione temporanea dell’ opera all'ingresso del Duomo, si affiancò a quella permanente di un’altra scultura realizzata dal M° Esposito, riproducente lo stesso soggetto iconografico:
una "Testa di San Gennaro", realizzata nel 2011, collocata all’esterno del "Museo del Tesoro" del Santo. Quest’ultima opera, donata al Museo, poggia su di un piedistallo munito di una fessura che, a mò di caveau, raccoglie e custodisce le donazioni dei fedeli. L’opera richiama il voto fatto a San Gennaro dai napoletani in occasione della peste del 1527: attraverso le donazioni raccolte all’epoca fu poi costruita l’ attuale "Cappella del Tesoro di San Gennaro", ubicata all'interno del Duomo.






2013 / Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, Napoli
La scultura è stata esposta nell’ambito della mostra “Porta San Gennaro”, presentata da Jean Nöel Schifano.
Le 12 sculture componenti la mostra hanno così trasformato la Hall dell’ Hotel in uno Spazio-Museo aperto alla città.
L'esposizione è stata successivamente ospitata dal "Marriott Grand Hotel Flora" di Roma.



2011 / Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, Napoli
In occasione del Giubileo del 2011 la scultura fu installata sul sagrato della Chiesa nella ricorrenza del 13 aprile, data che ricorda la traslazione, avvenuta nel 431 d.C., delle ossa del Santo dalla città di Pozzuoli a Capodimonte.
Sempre nell’ambito delle celebrazione giubilari, durante l'evento realizzato presso la “Casa Italiana Zerilli-Marimò” del "Dipartimento di Studi Italiani" della New York University, il Cardinale di Napoli Crescenzo Sepe fece omaggio all’attore e regista italo-americano John Turturro di una maschera realizzata dal M° Esposito, in segno di riconoscimento per il film “Passione” interamente realizzato a Napoli e dedicato alla città partenopea.





2009 / Porto di Pozzuoli (Na)
In occasione del progetto di riqualificazione urbana dell’ ex area industriale Solfer, presso il Porto di Pozzuoli, la scultura venne posizionata in loco al fine di valorizzare culturalmente ed esteticamente il nuovo spazio pubblico della città flegrea, tenendo conto anche del legame profondo che unisce il Santo ed il suo Martirio alla storia del territorio di Pozzuoli.




2008 / Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Na)
La scultura fu installata all’esterno dell'edificio per evidenziare così la "vicinanza" dell’Accademia con la Chiesa che ancora oggi conserva la pietra sulla quale fu decapitato il Santo.
Lo “sguardo aereo” e protettivo che San Gennaro assicura dalla sua posizione ultraterrena, rappresenta un ulteriore elemento di vicinanza con l’operato della stessa Aeronautica, che attraverso lo sguardo vigile dei propri aerei garantisce protezione materiale al territorio nazionale.
L’iniziativa ha rinsaldato un legame tra l’artista e l’Aeronautica militare, che dura fin dal 1997, anno in cui il M° Esposito realizzò il logo della manifestazione “Vola Napoli” e donò all’Accademia una scultura in bronzo appositamente realizzata per l’occasione.





