© 2024 Lello Esposito Scuderie Sansevero

Sviluppo contenuti: Luigi D'Aponte Narrazioni Visuali

Tema grafico: 950 DSGN

© 2024 Lello Esposito Scuderie Sansevero

Sviluppo contenuti: Luigi D'Aponte Narrazioni Visuali

Tema grafico: 950 DSGN

scultura

Le sculture del Maestro Lello Esposito sono opere vive.
Creature spontanee non costruite, ma venute al mondo.
Progenie dell’associazione simbiotica fra Artista e Materia:
“lui” conosce ed esalta l’estrema capacità di “lei” di poter dare forma plastica a sensazioni, impressioni e palpitazioni proprie dell’Essere.
Manipolandola, Lello Esposito si offre alla Materia, le trasmette i suoi impulsi interiori, il moto della propria esistenza, le dona Vita.

Opere scultoree non erette a custodia di un malinconico passato, ma testimoni di un modo nuovo di attualizzare la tradizione, di narrarla attraverso forme e segni propri del contemporaneo, di tornare a farla sentire come urgenza culturale e identitaria.
Opere dunque in continua tensione fra fascino dell’antico e fascinazione dell’inedito, dell’inesplorato.

Attraverso la sua attività scultorea Lello Esposito ha scarnificato simbologie e mitologie partenopee, le ha ridotte alla loro essenza più pura, reinventandole.
Ha abbattuto i recinti del folclorico macchiettismo nei quali quei simboli e quei miti erano stati ingabbiati offrendone così una rilettura dal respiro artisticamente più ampio e profondamente critico.
Ed è riuscito a fare tutto questo, per primo da solo e silenziosamente, oltre trent’anni fa, in un tempo in cui nessuno avrebbe mai immaginato possibile una tale rivoluzione artistica:
rendere vivi e mutevoli simboli e miti considerati all’epoca immobili e prossimi al definitivo oblio.

Monumentali o essenziali, esse siano, le sculture di Lello Esposito rinnovano oggi il miracoloso potere della forza simbolica, suscitando nell’osservatore una molteplicità di percezioni e sentimenti che vanno oltre l’immediatezza dell’aspetto sensibile dettato dalla loro matericità e invitano ad una intimità, ad una confidenza, ad un tattile contatto con l’opera d’arte che si spoglia, per volontà del suo creatore, dell’aura di superiore intoccabilità e si fa Segno riconoscibile, per tutti, attraverso il quale trarre indizi, deduzioni e conoscenze su sé stessi, le proprie radici, il mondo.

Dai buchi dei loro occhi, le sculture del Maestro Esposito ci guardano attraverso,
mirando al cuore, per metterne a nudo sentimenti e passioni,
ed al loro cospetto, dopo poco,
ognuno s’accorge di aver lasciato cadere la propria maschera,
per ritrovarsi, anche solo per il tempo di quell’incrocio di sguardi,
Umanamente Vero.

(estratti da testi critici sull’opera del M° Lello Esposito)

APPROFONDIMENTO“Gli Occhi di San Gennaro” esposizioni pubbliche

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